I messaggi vocali su WhatsApp non dovrebbero essere inviati troppo spesso, ma solo quando si presentano alcune condizioni: ecco perché.
Secondo le stime, ogni giorno in tutto il mondo vengono inviati 200 milioni di messaggi vocali WhatsApp. Inviare note vocali quindi è entrato profondamente nelle abitudini di coloro che utilizzano questa app di messaggistica.
Naturalmente Meta è perfettamente consapevole di quanto questa funzione sia utilizzata e, proprio per questo motivo, ha deciso di implementare una funzione in grado di migliorare l’esperienza da parte degli utenti che ricevono messaggi vocali: la velocizzazione dell’ascolto fino a due volte la velocità a cui il messaggio vocale è stato registrato.
Cosa ci insegna questo (o meglio ci dovrebbe insegnare) sull’utilizzo dei messaggi vocali?
Nella maggior parte dei casi inviamo messaggi vocali quando non possiamo o non vogliamo digitare sulla tastiera, spesso quando il concetto da esprimere ci sembra troppo complesso oppure quando non vogliamo essere interrotti nell’esprimere quello che vogliamo dire e quindi non vogliamo chiamare la persona a cui il messaggio è destinato.
Molte persone pensano anche che inviare un messaggio vocale invece che fare una telefonata sia molto rispettoso per l’interlocutore, perché non dovrà rispondere subito ma potrà ascoltare il messaggio con calma e poi rispondere quando potrà. In realtà non è affatto così.
Chi riceve un messaggio vocale, specie se molto lungo tende ad agitarsi perché si chiede che cosa mai venga raccontato nel messaggio in questione che non possa essere scritto. Inoltre cercherà di rimandare l’ascolto a un momento in cui può dedicare attenzione al contenuto del messaggio e potrà rispondere. Questo ovviamente potrebbe generare ulteriore ansia fino al momento in cui il messaggio in questione viene finalmente ascoltato.
Bisogna poi sottolineare che i messaggi vocali sono spesso inutilmente lunghi perché contengono moltissime pause e spesso moltissime digressioni su particolari non essenziali, ed è proprio per questo motivo che Meta ha creato una funzione per accelerare l’ascolto dei messaggi vocali. Scrivere un messaggio invece ci porta a selezionare solo le cose più importanti da dire, quindi la nostra comunicazione risulterà sempre più diretta e più efficace.
Bisogna smettere completamente di utilizzare messaggi vocali allora? Assolutamente no: basterà utilizzarli solo quando il tono della voce è essenziale alla corretta comunicazione del messaggio che vogliamo dare. Se poi ci rendiamo conto che l’interlocutore comincia a rispondere ai messaggi vocali con messaggi scritti sarà un chiarissimo segno che non sta gradendo l’invio di messaggi vocali così lunghi.
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