Il mondo della telefonia mobile sta per cambiare per sempre. Con gli ultimi emendamenti approvati, dovremo dire addio a queste offerte.
Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio spartiacque per ciò che riguarda il mondo della telefonia mobile. Da sempre siamo abituati a decine di promozioni diverse che vengono lanciate ogni mese dai principali provider operanti in Italia come Iliad, Windtre, TIM e Vodafone. Ma anche da provider virtuali come PosteMobile e Kena. Che includono minuti, SMS, Giga di traffico dati e tanti vantaggi extra a costi sempre più convenienti.
Se questo filone è destinato a continuare e a perdurare nel tempo, ce n’è un altro che potrebbe avere vita breve. Sono infatti stati approvati alcuni emendamenti molto importanti e che entreranno a breve in vigore in Italia. Prepariamoci a dire addio per sempre ad una particolare tipologia di promozioni, tra le più convenienti in assoluto e che nel tempo ci hanno dato la possibilità di godere di benefici pazzeschi a costi stracciati. Ecco tutto quello che dovete sapere a riguardo.
Telefonia mobile: come cambieranno le offerte con gli ultimi emendamenti
Sono ben due gli emendamenti approvati dalla maggioranza al Disegno di legge Concorrenza e che sono stati firmati da Salvo Pogliese di Fratelli d’Italia e Mara Bizzotto della Lega. L’obiettivo è quello di modificare per sempre lo scenario delle offerte per la telefonia mobile e non renderle più discriminatorie, permettendo a chiunque di accedervi in ogni momento e senza dover sottostare a particolari richieste da parte degli operatori stessi.
Nello specifico, si è deciso di concentrarsi sulle operator attack. Ossia promozioni uniche e accessibile solo da quei consumatori che effettuano la portabilità del proprio numero telefonico da alcuni operatori indicati nelle liste. Una scelta volta ovviamente ad attirare pubblico e a sottrarlo dalla concorrenza, una strategia fin qui vincente che però – stando a quanto si legge negli emendamenti – va ad escludere in maniera non consona una importante fetta di clientela.
Se n’era iniziato a parlare già nel mese di giungo, quando fu l’Antitrust a sollevare alcuni dubbi e a chiedere a Governo e Parlamento di intervenire quanto prima. Stando a quanto dichiarato dagli analisti di Intermonte, questa misura riuscirebbe a metter fine alla guerra tra Iliad e gli Mvno. “In un contesto nella quale i grandi gestori hanno accettato di diluire il proprio Arpu pur di riconquistare con offerte win-back e below-the-line una fascia di clienti basso spendenti e altamente infedeli” si legge nel comunicato.