L’Antitrust blocca le tariffe telefoniche super scontate: milioni di utenti dovranno sottoscrivere contratti molto più costosi. Che sta succedendo?
Da diversi anni ormai si sono affacciate sul mercato della telefonia mobile nuove aziende che vengono definite operatori virtuali. Le più famose sono Iliad, Spusu, Poste Mobile, Kena, Very, Ho. Questi operatori sono in grado di offrire tariffe a prezzi vantaggiosissimi perché non posseggono le infrastrutture necessarie ad assicurare il servizio telefonico come reti, antenne e ripetitori, ma si appoggiano a quelle di altri operatori.
Per questo motivo possono abbattere sensibilmente i costi proposti all’utente finale perché non devono sostenere, ad esempio, i costi di manutenzione. Come però sanno i moltissimi utenti che hanno scelto di sottoscrivere un contratto con gli operatori digitali il segnale è spesso di cattiva qualità e in ampie zone si rimane senza rete. Per questo motivo molti si ritrovano costretti a tornare agli operatori “tradizionali”, cioè i proprietari di infrastrutture come Tim, Vodafone e Wind3.
Allo scopo di non perdere il proprio numero, moltissimi clienti scelgono di effettuare la portabilità da un operatore all’altro, cioè di lasciare attivo lo stesso numero semplicemente “affidandolo” ad un’altra compagnia. Per incoraggiare questa pratica e conquistare più clienti possibili, gli operatori telefonici tradizionali hanno offerto tariffe vantaggiosissime a coloro che abbandonano gli operatori digitali. E questo è diventato un problema.
Questa pratica è un chiarissimo attacco agli operatori digitali allo scopo di riconquistare i clienti perduti e, per questo motivo, è stata ribattezzata Operator Attack. Purtroppo però l’Antitrust è arrivato a regolamentarla perchè non la ritiene accettabile all’interno di un mercato regolato dalla libera concorrenza.
In pratica l’Antistrust ritiene scorretto proporre queste determinate offerte, soprattutto a causa del fatto che tutte le informazioni ad essere relative spesso non vengono fornite nei negozi fisici di telefonia e sono molto nascoste sui siti ufficiali degli operatori tradizionali. Perché questo avviene? Semplice: per evitare che gli utenti attivino in massa schede telefoniche di operatori digitali per passare subito dopo agli operatori migliori, chiedendo nel passaggio tariffe vantaggiosissime rispetto agli altri contratti.
Tutto questo, secondo l’Antitrust, è inaccettabile perché provocherà una migrazione in massa dalle compagnie digitali, di fatto distruggendole. L’Antitrust lo ha spiegato con questa motivazione ufficiale: “l‘Operator Attack limita lo sviluppo degli operatori nuovi entranti e potrebbe provocare l’uscita dal mercato di alcuni di essi, facendo venire meno quello stimolo concorrenziale nei confronti degli operatori tradizionali che ha fin qui apportato numerosi benefici ai consumatori finali”.
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