Le app di messaggistica più utilizzate al mondo: vince ancora WhatsApp ma c’è una grande sorpresa

Il 2023 sta per volgere al termine, ma WhatsApp resta l’app di messaggistica numero uno al mondo. Tra le più utilizzate, una grande sorpresa.

Un’escalation senza fine. Vuoi per abitudini, vuoi perché ruba funzioni con gli occhi da altre applicazioni facendole proprie, proprio per la squintalata di funzionalità di un 2023 davvero florido sotto tutti i punti di vista, privacy compresa, WhatsApp sa già che chiuderà l’anno al primo posto di questa speciale classifica.

Vince ancora Mark Zuckerberg sotto questo punto di vista, nonostante le critiche mosse da Elon Musk e dal suo acerrimo competitor, Pavel Durov di Telegram, ancora una volta dietro anche se davanti a Signal.

WhatsApp resta dunque l’app di messaggistica più popolare al mondo, utilizzata attivamente da oltre tre miliardi in oltre 150 paesi. Telegram e Viber sono sempre più popolari, soprattutto in Africa, Medio Oriente e Sudamerica, ma non riescono ad avere i numeri dell’app di Meta a livello globale. Una crescita costante quella di WhatsApp, pensando agli oltre cinque miliardi di download, più della metà attivi.

WhatsApp si conferma. Ma Telegram stupisce tra le app di messaggistica più utilizzate al mondo

A fine anno WhatsAp aggiornerà i suoi numeri (primi) andando a superare le sue preferenze, che nel 2022 avevano sfondato il numero di 33 milioni di utenti, rispetto a tutte le altre. Nei mesi di luglio e agosto dello scorso anno ha toccato anche un picco di 34,6 milioni di utenti. Per darvi un riferimento più recente, a luglio 2023 ha sfiorato i 35 milioni di italiani. Anche questi dati andranno ad aumentare.

Mark Zuckerberg in questo settore non ha assolutamente rivali, a differenza dei social dove è stato soppiantato da TikTok e resiste solo con Instagram grazie alla Gen Z. Ma per le app di messaggistica più utilizzate al mondo è signore e padrone, primo per distacco ma anche secondo vista la conferma di Messenger, davanti a Telegram. Già Telegram.

Sarebbe un grande errore calcolare il terzo posto di Telegram a livello globale come una sconfitta. Perché? Per tanti motivi. Uno è logico: WhatsApp sta riprendendo tantissime funzioni che su Telegram sono presenti da molto più tempo, basti pensare che il boom attuale di Canali (in Italia e nel mondo) è una funzione che Pavel Durov ha lanciato da molto più di tempo di Mark Zuckerberg). Telegram crea, WhatsApp assorbe, questa la grande sorpresa nelle pieghe dei numeri di quest’anno che volge al termine. Ancora una volta è così.